Museo diocesano di Gallipoli

Museo Diocesano di Gallipoli

Il Museo Diocesano di Gallipoli sorge in un palazzo barocco accanto alla Cattedrale. Inaugurato nel 2004, qui vi era l’antico Seminario.
Sviluppato su tre piani, ospita più di 200 opere di XVII e XVIII sec., tra cui statue in argento, paramenti sacri, oggetti liturgici e statue in cartapesta.
La vista della città antica dalla splendida terrazza completa il tutto.

Frantoio ipogeo Vicerè di Gallipoli

Frantoio ipogeo del Vicerè

Il Frantoio ipogeo del Vicerè uno dei trentacinque tesori presenti nel sottosuolo di Gallipoli.
Si trova nel cuore del centro storico, è venuto alla luce solo nel 2002, e dal 2013 è visitabile a 1.50€. Risalente al XVII sec., esso testimonia il passato glorioso della città come produttrice di olio lampante.

Ala del Museo civico di Gallipoli

Museo Civico di Gallipoli

Il Museo Civico “Emanuele Barba”, nato nel 1823, è una vera e propria camera delle meraviglie. La svolta avvenne quando la direzione passò al docente e collezionista Emanuele Barba. Le collezioni vanno dai quadri del Coppola a quelle archeologiche, da quelle storico-artistiche a quelle naturalistiche. Vengono organizzate anche molte attività didattiche per le scuole e visite guidate.

Torre Sabea a Gallipoli

Torre Sabea

Torre Sabea o “La Vecchia Torre” è una torre costiera difensiva a nord di Gallipoli. Sorse nel 1569 e, dopo un periodo di abbandono, venne restaurata nel 1975. Oggi nelle sue vicinanze c’è un camping che porta il suo nome e un altro è più distante. Piccola e tronco-conica, conserva un camino, un pozzo e una copertura con volta a botte.

Monastero di Santa Teresa a Gallipoli

Monastero di Santa Teresa

Il Monastero delle Carmelitane Scalze fu voluto da Monsignor Perez, per onorare S. Teresa d’Avila. Risale al 1687-1690. Fu qui che avvenne il Miracolo di Santa Teresina: il Monastero era in crisi nel 1910, la Santa apparve in sogno alla Priora e donò 500 lire per salvarlo.
Oggi le sue reliquie sono qui conservate e le Carmelitane vivono una vita fatta di lavoro e preghiera.

Torre dell'Alto lido a Sannicola in zona Montagna spaccata

Torre dell’Alto Lido

La Torre dell’Alto Lido è una torre costiera gallipolina, in località Montagna Spaccata. A 70 m sopra il livello del mare, risale al 1565. Insieme ad altre torri, svolgeva funzione di vedetta e difendeva dall’arrivo degli stranieri dal mare. Ora decadente e di proprietà privata, consta di una base tronco-conica e di un corpo superiore di forma cilindrica.

Torre San Giovanni la pedata a Gallipoli

Torre San Giovanni la Pedata

Torre San Giovanni la Pedata è una torre difensiva costiera poco a sud di Gallipoli. Si trova nella località Lido San Giovanni, è circondata da edifici moderni e oggi è sede di una stazione di biologia marina. Costruita nel 1608, ha una forma tronco-piramidale che in alto diventa a pianta quadrata. Ha subìto molti restauri.

la Fontana Greco-Romana di Gallipoli

La Fontana Greca

La Fontana Greca di Gallipoli è considerata la fontana più antica d’Italia. Ci sono dubbi sulle sue origini, se risalente al III a.C. o all’età rinascimentale. Oggi è presso il Ponte Antico e molto rovinata. Alta 5 m, su essa sono rappresentati gli stemmi di Gallipoli, Carlo III Borbone e Filippo II. Ci sono tre scene mitologiche, le metamorfosi in fonti di Dirce, Salmace e Biblide.

Torre del Rivellino a Gallipoli

La Torre del Rivellino

La Torre del Rivellino di Gallipoli è una fortificazione turrita con funzione di difesa. Costruita nel 1522, è staccata dal Castello Angioino e in posizione avanzata. Più larga e meno alta delle torri del castello, ha una forma “a puntone”. Oggi è adibita a cinema e ospita molti eventi nel corso dell’estate.

Ponte che collega Gallipoli nuova con Gallipoli vecchia

Il Ponte Antico

Il Ponte Antico è il collegamento tra la città antica e la città moderna. Risale al 1600, tagliò l’istmo e venne costruito per evitare i continui attacchi dal mare. Subì molte modifiche e oggi appare maestoso, suggestivo e con sette arcate. Nel 2011 è stato dedicato a Papa Giovanni Paolo II ed è vicino a molte attrazioni.

Frantoio Oleario Ipogeo di Palazzo Granafei a Gallipoli in via A. De Pace

Frantoio Oleario Ipogeo di Palazzo Granafei

Il Frantoio Oleario Ipogeo di Palazzo Granafei, Gallipoli, è uno dei 35 frantoi sotterranei del 1600, l’unico interamente ristrutturato. La sua visita ripropone un affascinante viaggio alla scoperta dell’olio pugliese, esportato in tutta Europa tra Cinquecento e Ottocento. Si estende per 200 mq. e ospita una macina del XVII sec. e altre attrezzature originarie. Appartiene all’Associazione Gallipoli Nostra.

La chiesa di San Pietro dei Samari a Gallipoli

Chiesa di San Pietro dei Samari

La Chiesa di San Pietro dei Samari si trova fuori Gallipoli, in una zona un tempo paludosa. È in rovina ma è uno splendido esempio di chiesa bizantina a unica navata e con due cupole in asse. Secondo la leggenda qui giunse San Pietro di ritorno dalla Samaria e nel 1148, in suo onore, un crociato francese costruì la chiesa.
Un’iscrizione ottocentesca lo ricorda. Oggi appare spoglia, priva di decorazioni e con una fabbrica aggiunta in seguito.

Corte Gallo a Gallipoli

Corte Gallo

Una piccola corte gallipolina in pieno centro storico con un caratteristico altare dedicato a Sant’Antonio da Padova. Durante una passeggiata nel centro storico di Gallipoli si può scoprire anche questo piccolo tesoro barocco.

Il Castello Angioino di Gallipoli

Il Castello Angioino sorge a est, nella città vecchia di Gallipoli. Sorto su fortificazioni romane, venne ristrutturato nel XIII sec. e subì modifiche fino al XVII. Quasi del tutto circondato dal mare, ha la Torre del Rivellino in posizione avanzata. Oggi ospita una mostra permanente sulla città e l’olio lampante.

Ingresso del teatro Garibaldi di Gallipoli

Teatro Garibaldi

L’antico teatro, fondato da Bonaventura Luigi Balsamo nel 1825 e denominato “Il Giglio” per rievocare lo stemma dei Borbone, era in grado di ospitare sino …

Torre dell’Orologio

Un importante monumento del centro storico gallipolino è la Torre dell’Orologio, ricostruita intorno agli inizi del 1700 e successivamente destinata ad accogliere l’orologio costruito dal …