
È a Piazza Aldo Moro la Chiesetta dedicata alla co-patrona della città di Gallipoli, Santa Cristina. Ella, insieme a Sant’Agata e San Sebastiano, veglia sulla Perla dello Ionio.
La devozione per la santa che liberò la città dal colera è molto sentita e ha fatto sì che nascesse una splendida cappella a lei dedicata. È a ridosso del Ponte Antico che collega la città nuova al centro storico, la terraferma all’isola, proprio accanto alla Fontana Greca e ai moli delle barche da pesca.
Ha un passato travagliato ma è sopravvissuta attraverso i secoli, testimonianza della devozione, specie da parte dei pescatori, alla santa e martire.
Il luogo è piccolo, a pianta quadrata, con all’interno una splendida statua della santa, il cui nome significa devota di Cristo.
Il Miracolo di Santa Cristina
Santa Cristina nacque a Bolsena, tra III e IV sec. d.C., ai bui tempi dell’imperatore Diocleziano, persecutore dei Cristiani.
La sua venerazione come vergine e martire cominciò nel IV sec.: ella era una fanciulla splendida e il padre la rinchiuse in una torre, tormentandola e costringendola a sopportare mille supplizi affinché rinunciasse alla sua fede. A nulla servì tutto ciò fino a che non fu gettata in un lago con una pietra al collo…ma gli angeli la portarono in salvo!
Il padre morì per il dolore e, alla fine, sotto il suo successore, Cristina morì trafitta da due frecce.
Ma perché Santa Cristina è patrona di Gallipoli?
Tradizione e leggenda narrano che nel 1867 la santa avrebbe compiuto un miracolo nella città, allontanando la peste che in quegli anni infestava il Salento. Il parroco del paese invocò l’aiuto di Santa Cristina e commissionò una statua in cartapesta a grandezza naturale, realizzata dal leccese Achille De Lucrezi.
Cristina ascoltò le preghiere dei gallipolini, salvò la città e ricevette in dono una chiesetta sul porto.
Storia
La cappella qui costruita risale probabilmente al XV sec. Nel 1567, priva di tetto e altare, venne restaurata e nel 1607 nacque la Chiesetta di Santa Cristina.
Ma, per un certo periodo, il luogo venne nuovamente abbandonato e la chiesetta situata presso il porto peschereccio divenne un deposito per le reti e le tinozze dei pescatori.
La svolta fu solo nel 1867: la Chiesa venne riscoperta, riaperta al culto e, a seguito del miracolo della Santa, decorata con la statua in cartapesta.
La patrona di Gallipoli doveva avere un luogo di culto adeguato. E così, in ordine, seguirono la nomina a protettrice, la messa a nuovo della Chiesetta nei pressi del Ponte Antico e l’inizio delle ricorrenze in onore di Cristina.
Durante la sua travagliata esistenza, purtroppo, si sono perse le tracce dell’altare dedicato alla Santa Patrona, un tempo custodito tra le sue mura.
La Chiesa e la Festa di Santa Cristina
Oggi la Chiesetta di Santa Cristina appare come una costruzione a pianta quadrata, con lati di 5×5.65 m. In un primo periodo il mare bagnava tre lati, poi la costruzione del molo, finalmente, la protesse dalla furia dello Ionio.
La facciata esterna è essenziale, ben tenuta, e molto interessante è la lastra marmorea, presente lateralmente.
La statua, in una nicchia, presenta la Santa legata a un albero e trafitta dalle frecce mortali, mentre un Angelo le porge la corona, simbolo di santità, e la palma, simbolo del martirio. Un cagnolino è ai suoi piedi.
Secondo la tradizione popolare, il cagnolino scomparve improvvisamente e ricomparve al termine della pestilenza: Santa Cristina aveva fatto il miracolo. E questo e la Santa dovevano essere celebrati.
Il 23 luglio 1868, primo anniversario della fine del colera, iniziò il culto della Santa, con l’istituzione della celebrazione in suo onore. Ogni anno la festa si svolge dal 23 al 25 luglio, inizia lungo le mura con una processione per mare e per le vie di Gallipoli, e Corso Roma si riempie di bancarelle e luminarie. In più, spettacoli e concerti arricchiscono queste giornate di festa.
Una festa religiosa ma anche con spettacoli di tutti i tipi, per fedeli, turisti e gallipolini!
Come raggiungere la Chiesa di Santa Cristina
La Chiesa di Santa Cristina si può raggiungere percorrendo Corso Roma, fino ad arrivare all’incrocio con Piazza Aldo Moro, riconoscibile grazie alla presenza della Fontana Greca: proseguendo verso la direzione della Chiesa del Canneto, la si troverà sulla destra.