Le testimonianze relative a questo avvenimento sono estremamente antiche e, da alcuni documenti risalenti all’età medievale, sembra risalga proprio a quel periodo. Insieme a quello di Putignano, il Carnevale di Gallipoli è il più importante del Salento e uno dei più attesi in Puglia.
Le prime testimonianze del Carnevale di Gallipoli, come detto, risalgono al Medioevo ma la prima edizione dell’evento che noi conosciamo è del 1941. Il tradizionale inizio della festa è fissato al giorno di S. Antonio Abate, ovvero il 17 gennaio, in Via Giuseppe Ribera.
In questo giorno, per onorare il santo, vengono raccolti ramoscelli di ulivo e, con questi, si realizza un grande falò, la focareddha. La catasta di ramoscelli diventa sempre più grande, e attorno si svolgono danze tradizionali, come la pizzica salentina. Al contempo le strade si riempiono, i cortei avanzano e gruppi mascherati sfilano per tutta la città. Gallipoli si trasforma in una città magica e festosa, decorata con coriandoli e stelle filanti, in cui gli adulti tornano bambini e tutto può succedere.
“Lu Titoru” la maschera tipica gallipolina
Tra le maschere che si vedono sfilare, la più tipica è lu Titoru, ossia Teodoro.
Teodoro, secondo la leggenda, era un giovane gallipolino. Essendosi arruolato e non potendo tornare a casa a festeggiare i giorni prima della Quaresima con i familiari, la madre pregò Dio affinchè egli potesse ottenere due giorni di congedo. Teodoro tornò affamato, fece festa e si rimpinzò prima del tradizionale digiuno. Ma si racconta che, macchiandosi del peccato di ingordigia, egli si ingozzò così tanto da rimanere strozzato…dalle sue amate polpette!
Ogni anno, a Carnevale, si ricorda questo tragico evento e la maschera de lu Titoru viene accompagnata da un gruppo di comari piangenti ( le chiangimorti) e dalla madre (la Caremma), tutti ragazzi travestiti da donne.
La tradizionale sfilata dei carri allegorici di cartapesta
L’ultima domenica di Carnevale e il Martedì Grasso, è il momento della sfilata dei carri allegorici in cartapesta, uno degli spettacoli più belli della festa, che richiama gente proveniente dalle varie città della Puglia.
Quella della cartapesta è una secolare tradizione gallipolina. Quest’arte si tramanda di generazione in generazione, e i materiali usati sono estremamente semplici, ossia fogli di giornale, acqua e farina. Questi, passando dalle mani dei maestri cartapestai, si trasformano in vere e proprie opere, dalla bellezza incomparabile e straordinaria.
È così che ogni anno, a Carnevale, sia cartapestai esperti sia giovani artisti, si dilettano nella creazione di carri allegorici. E questi carri sfilano dando vita a uno spettacolo colorato e di grande impatto, specie per i fortunati turisti che assistono per la prima volta all’evento gallipolino.
La combinazione di semplice impasto, materiali di recupero, creatività e genialità dà vita a una sfilata in cui gnomi e fate si incontrano con sirenette e pesci, o anche con personaggi famosi di cronaca e politica.
L’Associazione Turistica Pro Loco Gallipoli
Ma a chi si deve di fatto il successo del Carnevale di Gallipoli? L’Associazione Turistica Pro Loco Gallipoli pensò e organizzò una delle prime sfilate di carri allegorici per le strade della città nel 1954. Dato l’incredibile successo, l’evento da quell’anno è stato riproposto, diventando sempre più complesso e attirando sempre più pubblico.
Storico video del Carnevale di Gallipoli
In basso puoi vedere il video del Carnevale di Gallipoli del 1961, grazie all’Archivio Storico Istituto Luce:
Sfilata dei Carri Allegorici 2023
Le sfilate dei carri allegorici su Corso Roma si terranno nei giorni:
Domenica 19 Febbraio 2023 - dalle ore 14.30 Domenica 26 Febbraio 2023 - dalle ore 14.30
Programma ufficiale
Per scoprire tutti gli appuntamenti dell’edizione 2023, guarda la pagina Facebook del carnevale di Gallipoli.